Comunicato stampa

Impianti solari: agire con rispetto nei confronti dell’ambiente costruito

L’energia solare è il futuro. Senza di essa gli obiettivi nazionali della Strategia energetica non potranno essere raggiunti. Tuttavia, la promozione dell’energia solare non deve farci accantonare con leggerezza i valori del nostro passato e la nostra identità. Al fine di tutelare i monumenti architettonici e gli insediamenti di pregio, occorre abbandonare il principio dei fondi a pioggia e prediligere finanziamenti mirati in quei luoghi dove il potenziale è alto ma rimane inutilizzato.

L’energia solare è un pilastro essenziale della transizione energetica. Gli impianti incidono però sull’aspetto e la perce- zione di edifici, insediamenti e paesaggi. L’urgenza del proces- so non esonera dal dovere di agire con scrupolo.

Sei principi per la gestione di impianti solari

1. Gli impianti solari sono solo uno degli elementi della transizione energetica: Lo sfruttamento più intensivo dell’energia solare contribuisce in modo importante al raggiungimento di emissioni nette pari a zero. Le maggiori opportunità si presentano dove il potenziale è grande e gli altri interessi pubblici ridotti. Parallelamente allo sviluppo delle energie rinnovabili, è necessario ridurre il consumo energetico.

2. Progettare e realizzare impianti solari incide sulla cultura della costruzione: La proliferazione degli impianti solari modifica in modo significativo singoli edifici, complessi architettonici, abitati e paesaggi. Più gli impianti sono numerosi, più è importante il loro aspetto estetico. Un impianto solare non è soltanto una centrale di produzione energetica, ma anche una componente ben visibile di un edificio, un abitato o un paesaggio.

3. Il successo della transizione energetica non dipende dalla protezione dei monumenti storici: Circa il 10 per cento degli edifici in Svizzera figura in un inventario o si trova in una zona edificabile sensibile dal punto di vista estetico. In questi casi vige l’obbligo di autorizzazione, il quale comporta una ponderazione degli interessi tra potenziale di sfruttamento e protezione dei beni culturali e degli insediamenti. La perdita del potenziale complessivo di energie rinnovabili sfruttabili in Svizzera dovuto a questa disposizione di salvaguardia è ben inferiore al 2 per cento.

4. L’obbligo di autorizzazione è una garanzia di qualità: Gli impianti solari negli insediamenti di pregio e sulle rispettive singole costruzioni sono soggetti all’obbligo di un’autorizzazione. I criteri definiti dalla Confederazione per determinare dove e quando un’autorizzazione resta necessaria costituiscono un parametro minimo. I Cantoni devono precisare dove occorre una procedura di autorizzazione per assicurare un certo livello di qualità e per evitare progettazioni sconsiderate. Ciò vale per gli impianti solari sui tetti e a maggior ragione per quelli sulle facciate.

5. Uno sviluppo intensivo nei luoghi appropriati: Gli impianti solari sono ubicati in modo ottimale quando non compromettono né gli insediamenti né il paesaggio. Nella scelta dell’ubicazione devono essere presi in considerazione gli interessi pubblici, come la protezione del paesaggio, degli insediamenti e dei monumenti.

6. Sfruttare i luoghi con il maggior potenziale e difendere buone soluzioni per i monumenti: Per un potenziamento massiccio dell’energia solare occorre innanzitutto attivare i potenziali più importanti nelle aree che già oggi sono fortemente pregiudicate e dove lo sviluppo degli impianti non si scontra che con pochi altri interessi pubblici. Affinché gli impianti si concilino meglio con gli obiettivi di protezione, occorrono anche incentivi che portino a trovare soluzioni praticabili in caso di conflitti d’interesse.

La presa di posizione «Impianti solari: agire con rispetto nei confronti dell’ambiente costruito» è stato adottato della Conferenza dei e delle Presidenti di Patrimonio svizzero il 18 novembre 2023.

Presa di posizione

«Impianti solari: agire con rispetto nei confronti dell’ambiente costruito»
Presa di posizione di Patrimonio svizzero, novembre 2023

Contatto

Martin Killias, Presidente di Patrimonio svizzero,
T 079 621 36 56, martin.killias(at)heimatschutz.ch

Stefan Kunz, Segretario generale di Patrimonio svizzero,
T 079 631 34 67, stefan.kunz(at)heimatschutz.ch