Una nuova generazione di monumenti storici

La rivista bilingue (tedesco e francese) per i membri è un caposaldo di Patrimonio svizzero sin dalla fondazione dell’organizzazione nel 1905. Nel corso del tempo è stata via via adattata alle nuove esigenze e abitudini delle lettrici e dei lettori. L’ultimo grande cambiamento risale al 2012 ed è giunta l’ora di un nuovo restyling. Da oggi, la rivista «Heimatschutz/Patrimoine» si presenta in una veste rinnovata.

Insieme allo studio grafico Stillhart Konzept und Gestaltung, il team editoriale ha apportato varie modifiche alla struttura e all’aspetto della rivista. Particolare attenzione è stata posta alla sostenibilità ambientale, passando a materiali riciclati sia per la rivista che per l’imballaggio.

Il formato e la lunghezza rimangono invariati, ma i contenuti sono ora suddivisi in tre grandi categorie: un «Focus» con una serie di contributi su un argomento specifico, le «Notizie interne» per informare sulle attività di Patrimonio svizzero e delle sue sezioni, e le pagine degli «Incontri», declinati in vario modo.

Se attraverso questi cambiamenti apportati alla sua rivista Patrimonio svizzero muove un passo in avanti, i contenuti del «Focus» di questo numero guardano invece al passato. Più precisamente alla cultura della costruzione degli anni 1975-2000, vista attraverso gli occhi di persone legate a discipline diverse quali l’architettura, la tutela dei beni culturali, l’architettura del paesaggio e l’ingegneria. Tutto questo in occasione dell’uscita della più recente delle pubblicazioni di Patrimonio svizzero: Le opere più belle 1975–2000.