Politica

Timore per la conservazione sul lungo termine dei monumenti storici più preziosi

È un bene che con il suo messaggio sulla cultura 2021-2024 la Confederazione intenda impegnarsi per una maggiore qualità delle sue attività di costruzione. Al contempo, però, lo Stato si sottrae sempre più alle sue responsabilità per quanto riguarda la salvaguardia del patrimonio edilizio storico della Svizzera. L’Heimatschutz Svizzera chiede che si aggiusti il tiro.

No a un’ulteriore riduzione dei mezzi finanziari della Confederazione destinati alla salvaguardia dei monumenti storici:

negli ultimi due decenni si è già scesi da 35 a 20 milioni l’anno. Al netto del rincaro, tra il 1999-2019 la Confederazione ha dimezzato il suo impegno finanziario nel campo della preservazione dei monumenti storici più preziosi del paese. Pur consapevole dei danni che una simile politica provocherà nel corso del tempo sul patrimonio edilizio, nel suo messaggio sulla cultura 2021-2024 il Consiglio federale prevede di continuare con questa graduale riduzione dei fondi. 

Sì a interventi edilizi di migliore qualità da parte della Confederazione:

molti interventi sul territorio a opera degli uffici e delle aziende federali denotano pecche a livello della qualità edilizia. L’Heimatschutz apprezza che nel suo messaggio sulla cultura il Consiglio federale si mostri determinato a esigere dai dipartimenti una maggiore attenzione in questo ambito. Gli obiettivi e le aspettative formulati nella strategia sulla cultura della costruzione non appaiono tuttavia proporzionati alle risorse previste.


La presa di posizione dell’Heimatschutz Svizzera sulla promozione della cultura per il periodo 2021-2024 è stata inoltrata il 9 settembre 2019.

Per informazioni e domande:

Heimatschutz Svizzera, Stefan Kunz, Segretario generale, stefan.kunz(at)heimatschutz.ch, 044 254 57 00 e 079 631 34 67