Comunicato stampa

Quartiere dei bagni termali di Baden (AG): ritrovamenti archeologici

Durante la costruzione dei nuovi bagni termali nella zona balneare di Baden, sono venuti alla luce sensazionali reperti storici d’epoca romana. Patrimonio Svizzero chiede che tali ritrovamenti archeologici di importanza europea siano trattati con il dovuto rispetto.

Durante la costruzione dei nuovi bagni termali nella zona balneare di Baden, sono venuti alla luce sensazionali reperti storici d’epoca romana. Patrimonio Svizzero chiede che tali ritrovamenti archeologici di importanza europea siano trattati con il dovuto rispetto.

Pochi giorni fa, a Baden, sono stati scoperti un altare e una vasca da bagno della “piscina all'aperto” dell’epoca romana, altrettanto ben conservati quanto il 'Verenabad', venuto alla luce alcune settimane prima. Sono state scoperte, inoltre, costruzioni finora sconosciute e non ancora databili con precisione, da mettere in relazione con lo «Heisser Stein», la sorgente principale del Baden.

Sembra che non vi sia l’intenzione di proteggere questo nuovo tesoro di epoca romana. Al contrario, vi è il rischio di un grave deterioramento dei reperti con tubazioni, il cui progetto prevede di attraversare ripetutamente l’area del bagno romano. Non sono garantiti nemmeno lo scavo e lo studio completo dei reperti, come sarebbe ovvio fare per esempio ad Avenches (Aventicum), a Kaiseraugst (Augusta raurica) ossia a Windisch (Vindonissa) e in altri siti romani simili.

Nel caso del 'Verenabad', la conservazione della costruzione aveva costituito la giustificazione principale per ricoprire il tutto, negando al pubblico, così facendo, la sua fruizione. Nel caso della “piscina all'aperto”, invece, non è garantita neppure la conservazione integrale sottoterra.

Più in generale, si nota una grave mancanza di rispetto per opere architettoniche e culturali grandiose e plurimillenarie. Patrimonio Svizzero chiede che le Autorità cantonali e comunali direttamente interessate assumano seriamente le loro responsabilità nei confronti di questi ritrovamenti di straordinaria importanza.

Si impone ora un chiarimento approfondito della situazione di fatto, nonché l'individuazione di possibili varianti di tracciato per le canalizzazioni progettate. Se necessario, PS si riserva di chiedere, sulla scorta della Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio, l’intervento diretto dell’Autorità federale competente. 

Patrimonio Svizzero chiede ora all’Autorità federale competente l’intervento diretto sulla base della Legge federale sulla protezione della natura e del paesaggio per
1. proibire, via provvedimento superprovvisonale, ogni distruzione o peggioramento dei monumenti balneari romani,
2. incaricare la Commissione federale dei monumenti storici di effettuare una perizia sull’importanza e il valore dei ritrovamenti archeologici,
3. esaminare, in collaborazione con le autorità cantonali e comunali nonché i committenti di lavoro, si e in che misura lo sito potrebbe, interamente o in parte, essere conservato e reso accessibile al pubblico. 

 

Informazioni e domande

Martin Killias, Presidente di Patrimonio Svizzero,
martin.killias(at)heimatschutz.ch / T 079 621 36 56

Informazioni e domande

Stefan Kunz, Direttore di Patrimonio Svizzero,
stefan.kunz(at)heimatschutz.ch / T 079 631 34 67

Comunicato stampa

Esortazione per un trattamento rispettoso dei ritrovamenti archeologici
Comunicato stampa, 9 novembre 2020