La casa di legno di 700 anni è salva: una bella notizia che fa sperare per il futuro

Il complesso di costruzioni lignee medievali del Canton Svitto è unico in Europa. Da oltre due decenni Patrimonio svizzero e la sua sezione cantonale si battono per la salvaguardia di questi beni culturali d’importanza internazionale.

È stato necessario agire anche nel 2017, quando il Consiglio di Stato svittese ha approvato la demolizione di una delle case di legno più antiche del continente, ubicata a Steinen. 

Patrimonio svizzero e la sua sezione hanno presentato un ricorso contro la decisione. Nell’autunno 2017, il tribunale amministrativo cantonale ha sospeso a titolo provvisorio il permesso di demolizione allo scopo di analizzare la situazione. In seguito, il Dipartimento federale dell’interno (DFI), su richiesta di Patrimonio svizzero e della sua sezione svittese, ha emanato un divieto di modifica e di demolizione per il monumento in questione. 

L’intervento di Patrimonio svizzero e quindi del DFI, ha così permesso di salvare un bene storico-architettonico di pregio: un piano elaborato con il beneplacito dei proprietari e dell’Ufficio federale della cultura in accordo con l’Ufficio cantonale dei beni culturali ha creato le basi per la salvaguardia duratura dell’edificio. Grazie ai provvedimenti previsti, sono stati garantiti la preservazione e la manutenzione della sostanza edilizia originale di oltre 700 anni di questa casa edificata con la tecnica a incastro. Al momento non è prevista una ristrutturazione a fini di abitabilità. I monumenti storico-architettonici di grande valore vanno preservati anche quando non hanno un’utilità economica diretta. 

Con la decisione del Consiglio di Stato del 7 marzo 2023 di inserire l’abitazione medievale di Lauigasse 19 a Steinen nell’inventario cantonale dei beni degni di protezione in quanto oggetto d’importanza nazionale, il Canton Svitto adempie alla sua responsabilità di salvaguardare adeguatamente un monumento storico unico nel suo genere. Patrimonio svizzero accoglie con grande soddisfazione questa decisione lungimirante. 

Occorrerà ora trarre le giuste conclusioni dalle esperienze maturate e procedere a una catalogazione e a una messa sotto protezione dell’insieme di questi edifici lignei plurisecolari. Solo così sarà possibile salvaguardare a lungo termine quella che è una testimonianza storico-culturale d’importanza internazionale risalente all’epoca di fondazione della vecchia Confederazione.

Case di legno medievali nel Canton Svitto: 

cronologia

2001     
Patrimonio svizzero ricorre al Tribunale federale contro la demolizione della più antica casa di legno d’Europa (Casa Niederöst a Svitto, del 1176). Ricostruzione nel 2014 presso Morgarten.

2013
Demolizione di un insieme di tre case di legno medievali del quartiere Dorfbach a Svitto, risalenti al 1300 circa. La «Schwarze Stube» viene salvata come oggetto espositivo al Forum della storia svizzera a Svitto.

2014-2018
Domande di demolizione di alcune case di legno medievali a Steinen. Una perizia della Commissione federale dei monumenti storici invoca il valore storico particolare di due edifici. Nel 2018 il Dipartimento federale dell’interno (DFI) interviene in merito al permesso di demolizione concesso dal Consiglio di Stato del Canton Svitto e, in seguito all’intervento di Patrimonio svizzero e della sua sezione svittese, emana un divieto di demolizione e modifica.

2015
La Fondazione Vacanze in edifici storici di Patrimonio svizzero acquisisce in diritto di superficie Casa Tannen del 1318, che dal 2017 è una casa di vacanza affittabile a settimana: www.fib.ch/haus-tannen/

2022
Demolizione illegale di una casa di legno del 1305 in località Illgau. Patrimonio svizzero e la sua sezione svittese chiedono al Comune e al Cantone di prendere provvedimenti e reiterano la richiesta di una catalogazione sistematica delle case di legno medievali del Canton Svitto.

2023 
Dopo il rinnovo e l’ampliamento di un’impresa privata, una delle due case di legno di Steinen inizialmente a rischio di demolizione viene venduta. La vendita è facilitata da un’inserzione sulla piattaforma www.marchepatrimoine.ch di Patrimonio svizzero e della Fondazione Vacanze in edifici storici. Un accordo tra i proprietari della seconda casa e l’Ufficio federale della cultura apre la strada alla salvaguardia a lungo termine della sostanza edilizia.