Il periodo d’oro di Lichtensteig, nel Toggenburgo, risale a molto tempo fa. Oggi sono rimasti un centro storico e degli stabili industriali in gran parte dismessi. Ma il borgo ha trovato il coraggio di reinventarsi attuando idee innovative per riportare vita nelle sue strade.
Per secoli Lichtensteig è stato il centro urbano benestante del distretto rurale del Toggenburgo. Vi si svolgevano gli scambi commerciali regionali e si produceva per il mercato nazionale e internazionale. Non stupisce, quindi, che questo piccolo borgo sia considerato una delle sedi di fondazione dell’UBS, e che vi fu inventata l’unità di misura del secondo.
Negli anni Settanta del secolo scorso, l’economia locale è entrata in declino e sono spariti centinaia di impieghi nell’industria, nel commercio e nel terziario. Il conseguente calo demografico è continuato fino a pochi anni fa. Numerosi spazi al pianoterra degli edifici del centro e molti stabili industriali nelle aree circostanti sono rimasti inutilizzati. L’inesorabile decadenza è stata un duro colpo per quello che era sempre stato un borgo fiero e prospero.
La prevista apertura di un'attività di servizi erotici in un tranquillo vicolo del nucleo storico ha sconvolto la popolazione. Così è stato avviato un processo con profonde ripercussioni. La politica, gli abitanti e l’economia hanno deciso di reagire al declino con nuove idee volte a fare vivere i numerosi luoghi abbandonati.
Oggi Lichtensteig ha ritrovato il suo orgoglio e si presenta come una piccola città inserita in un contesto rurale che offre spazi poco costosi per la realizzazione di progetti di vario tipo. Le autorità sostengono le iniziative che riportano vita nei locali vacanti del centro e nei comparti industriali dismessi con proposte interessanti di rivitalizzazione dei luoghi più importanti.
Con la sua politica attiva, Lichtensteig sfrutta le possibilità di influire sullo sviluppo dell’abitato e di orientare le nuove destinazioni degli spazi affinché vengano scelte soluzioni lungimiranti. Riesce così ad attirare persone nuove, a fare rimanere quelle che già vi abitano, a promuovere iniziative culturali e in tal modo rafforzare la sua identità di centro urbano inserito in una regione rurale. Il Comune agisce in modo diverso a seconda delle esigenze. L’amministrazione comunale è stata spostata nello stabile di un’ex banca affinché l’edificio del municipio potesse accogliere attività culturali. L’ex caserma dei pompieri è diventata un negozio di vestiti. Quella che era la zona industriale ora si chiama Areal Stadtufer ed è un luogo di partecipazione in cui la cultura e gli atelier sono affiancati da attività di artigianato e spazi residenziali.
La strategia «Mini.Stadt» non ha una data di scadenza: si tratta di un processo che si spera di portare avanti nel tempo, anche perché non tutti i problemi sono stati risolti: recentemente la Scuola Club Migros ha chiuso i battenti, mentre la più grande attività commerciale del centro, un negozio di mobili, lascerà presto la sua sede.
Ora le autorità hanno lanciato una visione e una strategia di sviluppo territoriale per il 2050. Gli obiettivi, in particolare per la valorizzazione del paesaggio e degli spazi lungo i principali assi di transito, offrono molteplici possibilità per migliorare l’uso del territorio anche fuori dal centro storico.
La cerimonia del Premio Wakker 2023 si terrà sabato 1° luglio a Lichtensteig. Tutti i dettagli nell’invito.
Maggiori informazioni sul ricco programma di attività del Comune di Lichtensteig al sito www.wakkerpreis2023.ch.
Il pieghevole e il libretto (in tedesco/francese) possono essere ordinati al sito: www.patrimoniosvizzero.ch/negozio(CHF 10.– / 5.– per i membri di Patrimonio svizzero).
Su www.heimatschutz.ch/rundgang / www.patrimoinesuisse.ch/promenades, Lichtensteig può essere visitata anche virtualmente (in tedesco e francese).
Stefan Kunz, Segretario generale di Patrimonio svizzero,
T 079 631 34 67, stefan.kunz(at)heimatschutz.ch
Mathias Müller, Sindaco di Lichtensteig,
T 079 615 78 55, mathias.mueller(at)lichtensteig.sg.ch
Immagini in alta risoluzione: Dropbox (Christian Beutler/Keystone/Patrimonio svizzero)
Dropbox
Immagini in alta risoluzione: Dropbox (Christian Beutler/Keystone/Patrimonio svizzero)
Keystone (a pagamento)
Comunicato stampa, 10 gennaio 2023
Edifici vuoti come opportunità per reinventarsi: Il Comune di Lichtensteig (SG) vince il Premio Wakker 2023
Patrimonio svizzero conferisce ogni anno il Premio Wakker a un Comune politico o, in via eccezionale, a organizzazioni, associazioni ed enti simili. Il premio ammonta a 20 000 franchi e riveste un significato per lo più simbolico. Il valore della distinzione risiede infatti soprattutto nel riconoscimento pubblico di misure e interventi esemplari.
Il Premio è stato assegnato per la prima volta nel 1972 grazie a un lascito dell’uomo d’affari ginevrino Henri-Louis Wakker (1875-1972). Negli anni successivi la donazione è stata alimentata da altri legati che hanno permesso a Patrimonio svizzero di continuare a conferire il riconoscimento fino ai giorni nostri.
Il Premio Wakker rende onore ai Comuni che si impegnano nel favorire, con accortezza, uno sviluppo dell’abitato e degli insediamenti, in linea con gli attuali orientamenti pianificatori. Tale impegno contempla, in particolare, la promozione della qualità architettonica delle nuove costruzioni, ma anche un approccio rispettoso della sostanza edilizia storica, come pure una pianificazione esemplare, attenta alle esigenze ambientali.
Ogni anno spetta alla Conferenza dei Presidenti di Patrimonio svizzero designare il Comune vincitore del Premio Wakker, su proposta del Comitato. La Commissione Premio Wakker seleziona il Comune candidato e sottopone la sua scelta alla decisione del Comitato.
Dr. Brigitte Moser, storica dell'arte, Zugo (Presidente)
Ludovica Molo, arch. dipl. ETH/FAS, Lugano
Pierre Feddersen, arch. dipl. ETH/SIA, Zurigo
Christian Bischoff, arch. dipl. ETH, Ginevra
Stefan Koepfli, arch. paesaggista FSAP, Lucerna
Christof Tscharland-Brunner, Raumplaner, dipl. Ing. SIA SWB MAS, Soletta
Il Premio Wakker di Patrimonio svizzero compie 50 anni (1972–2022). Patrimonio svizzero celebra l’occorrenza proponendo una serie di attività volte a ripercorrere il passato e soprattutto a gettare uno sguardo al futuro di questo premio dalla lunga storia.
Dal 1972 Patrimonio svizzero assegna il Premio Wakker. Tra i vincitori delle scorse edizioni ci sono Stein am Rhein (1972), Muttenz (1983), Monte Carasso (1993), Grenchen (2008) e Meyrin (2022).
Patrimonio svizzero assegna il Premio Wakker 2022 a Meyrin, comune dell’agglomerato ginevrino che attraverso il dialogo è riuscito a fare della diversità un punto di forza. È così stato possibile unire i bisogni delle persone e della natura, e promuovere una cultura architettonica di qualità che va di pari passo con una maggiore biodiversità. Non si poteva pensare a un candidato migliore per il 50° anniversario del Premio Wakker.
A metà strada tra Losanna e Ginevra, al centro dell'area metropolitana del Lemano, Prangins fa fronte a una forte pressione edilizia alla quale reagisce con interventi mirati di tutela e valorizzazione delle specificità del patrimonio architettonico e del paesaggio. Patrimonio svizzero intende premiare questa politica che crea un valore aggiunto di cui tutti possono beneficiare.
Patrimonio svizzero assegna il Premio Wakker 2020 alla Città di Baden (AG) che, investendo in modo accorto e intelligente negli spazi di uso pubblico, ha saputo recuperare in qualità di vita, malgrado il traffico intenso.
Patrimonio svizzero conferisce il Premio Wakker 2019 alla Città di Langenthal (BE). Dopo anni di crisi economica, questa cittadina ubicata nella regione bernese dell’Alta Argovia, vive una nuova crescita edilizia contraddistinta da una sapiente salvaguardia del patrimonio industriale, unita a una pianificazione all’insegna della qualità e del dialogo.
Nell’Anno del patrimonio culturale 2018, l’Heimatschutz Svizzera assegna il Premio Wakker alla Nova Fundaziun Origen di Riom GR. Questa Fondazione e il suo festival culturale ridanno vita alla sostanza architettonica e a tutto il villaggio di Riom. Grazie a Origen, il patrimonio culturale locale si fa conoscere ben oltre i confini regionali.
Patrimonio svizzero attribuisce al Comune di Sempach (LU) il Premio Wakker 2017. La cittadina lucernese riceve l’ambìto riconoscimento per l’accurato sviluppo al passo coi tempi dei centri storici d’importanza nazionale, e per la radicata cultura del dibattito sui temi dell’urbanistica e della pianificazione a livello comunale.
Patrimonio svizzero attribuisce al Comune di Rheinfelden (AG) il Premio Wakker 2016. La cittadina renana di confine mostra in modo eloquente come una riflessione transfrontaliera partecipata e a lungo termine tra mondo politico e autorità possa influenzare positivamente la qualità di vita di un luogo.
Patrimonio svizzero attribuisce al Comune di Bregaglia il Premio Wakker 2015 per aver saputo individuare nel prezioso patrimonio edilizio esistente e nel paesaggio antropico ben preservato due importanti qualità del Comune. Le strategie nate con spirito comunitario, il coinvolgimento della popolazione e una consulenza sui singoli oggetti già sin dalle prime battute permettono di preservare con oneri contenuti l’identità del paesaggio costruito e promuovono un’architettura contemporanea di elevata qualità.
Patrimonio svizzero attribuisce alla Città di Aarau il Premio Wakker 2014 per l’esemplare attuazione della densificazione nel rispetto dei criteri qualitativi e dell’identità dei vari quartieri cittadini. La cerimonia ufficiale di premiazione si terrà il 28 giugno 2014.
Il capoluogo vallesano riceve il riconoscimento per aver avviato con successo il suo rimodellamento urbano e ricollocato il paesaggio al centro dello sviluppo territoriale. Partendo dal riassetto esemplare degli spazi pubblici del centro, si è messo in moto un ripensamento sul modo di pensare la città, sfociato nel riconoscimento del patrimonio architettonico moderno, uno dei più importanti in Svizzera.
Patrimonio svizzero attribuisce il Premio Wakker 2012 a Köniz, a riconoscimento dell'esemplare sviluppo urbano che fa del Comune bernese un esempio di sagace intervento in un contesto di agglomerazione. I tratti più significativi sono la chiara delimitazione tra zone urbanizzate e zone naturali, un piano dei trasporti attento alla coesistenza dei vari utenti del traffico e la conservazione dell'identità dei vari comparti.
Giunto alla sua quarantesima edizione, il Premio Wakker dell’Heimatschutz Svizzera è stato attribuito a nove comuni della cintura ovest di Losanna. Bussigny, Chavannes, Crissier, Ecublens, Prilly, Renens, St-Sulpice, Villars-Ste-Croix e Losanna ricevono l’ambita distinzione per l’azione comune di valorizzazione del loro territorio, di organizzazione dello sviluppo, di riqualificazione della situazione abitativa esistente e di creazione di un’identità coerente.
Patrimonio svizzero insignisce Fläsch con il Premio Wakker 2010, riconoscendo in tal modo l’esemplare sistemazione del territorio che, grazie a un’accorta ricomposizione particellare, ha permesso al Comune di conservare nel nucleo abitato i vigneti e i frutteti che caratterizzano la fisionomia del villaggio senza per questo penalizzare lo sviluppo edilizio. Parallelamente alla conservazione, il Comune ha anche incoraggiato l’architettura moderna, fornendo consulenza e buoni esempi. Le nuove costruzioni valorizzano infatti l’aspetto dell’abitato.
Patrimonio svizzero insignisce Yverdon-les-Bains del Premio Wakker 2009 per il modo in cui la città vodese ha saputo valorizzare lo spazio pubblico, attuare un’esemplare cooperazione intercomunale e illustrare la tangibile volontà creativa delle autorità.
Intorno al baricentro edilizio del paese, costituito dalla chiesa e dall’ex convento delle agostiniane trasformato in sede scolastica, è sorto un anello di edifici pubblici e privati contraddistinti dall’architettura semplice ma espressiva del noto architetto Luigi Snozzi (1932–2020). Una revisione del piano di zona ha inoltre gettato le basi per una densificazione e uno sviluppo di alta qualità architettonica. Vi hanno contribuito impulsi al contempo creativi e liberali. Il regolamento edilizio contiene infatti solo un esiguo numero di disposizioni molto poco rigide, ma in compenso impone che le domande di costruzione siano valutate da una commissione peritale.
Il Comune di Avegno è stato insignito del Premio Wakker nel 1982 per i suoi sforzi esemplari volti a frenare il calo demografico dovuto all’esodo rurale. Attraverso intelligenti misure negli ambiti della pianificazione, delle disposizioni legali e dell’edilizia, è stato possibile conservare l’aspetto del nucleo storico e al contempo consentire uno sviluppo controllato dell’abitato.