Grazie alla cooperativa Stadtufer, gli spazi industriali dell’ex Fein-Elast di Lichtensteig sono destinati ad accogliere progetti abitativi, lavorativi e culturali. (Foto: Christian Beutler/Keystone/Patrimonio Svizzero)
Spazi vuoti, spazi pieni di innovazione
L’ultimo numero della rivista «Heimatschutz/Patrimoine» è incentrato sul vincitore di quest’anno del Premio Wakker: il Comune sangallese di Lichtensteig. Nello spazio di un decennio, questo borgo del Toggenburgo ha saputo ridare vita a un nucleo storico in cui abbondavano edifici vuoti e alle circostanti strutture industriali dismesse. Ma come viene affrontato altrove il problema degli spazi vacanti?
L’ultimo numero della rivista bilingue (tedesco e francese) «Heimatschutz/Patrimoine» si interessa al problema degli spazi vacanti attraverso una serie di articoli fra cui:
- Spazi vacanti: un’opportunità. Patrick Schoeck-Ritschard mostra come il Comune di Lichtensteig (SG), vincitore del Premio Wakker 2023, sta raggiungendo i suoi obiettivi.
- L’inattività produce spazi vacanti: la professoressa Christine Seidler, pianificatrice/economista, espone il suo punto di vista sulle riserve di spazio abitabile, sulle stalle vuote e sulle residenze secondarie. Come evitare lo sfitto o utilizzarlo in modo intelligente?
- Sulla scorta dell’esempio di Porrentruy (JU), Alain Beuret, consulente in pianificazione di EspaceSuisse, espone promettenti strategie per l’analisi e l’adeguamento alle esigenze odierne degli immobili.
- Il potenziale del pianterreno: la professoressa Sibylla Amstutz del Centro di competenze per l’architettura d’interno della SUP di Lucerna spiega di che cosa va tenuto conto per cambiare destinazione alle superfici commerciali vacanti.
Sempre in questo numero: il ricupero dell’antica locanda Rössli di Trogen (AR), una storia di successo ticinese realizzatasi grazie alla piattaforma di compravendita online per beni culturali «Marché Patrimoine» e un’occhiata ai progetti attuali di Patrimonio svizzero e delle sue sezioni cantonali.
