Nell’ambito delle sue deliberazioni, la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) ha ascoltato i rappresentanti dei Cantoni, delle Città, dei Comuni e di organizzazioni rilevanti, fra cui Patrimonio svizzero.
Patrimonio svizzero ritiene fondamentale che Confederazione, Cantoni e Comuni si assumano congiuntamente la responsabilità della protezione degli insediamenti. La mozione comporterebbe un cambiamento di sistema radicale. Con il ritiro della Confederazione si perderebbero norme cruciali e conoscenze accumulate nel corso di decenni. Ne risulterebbero una congerie di regolamenti cantonali e insicurezza giuridica. La mozione è inutile e creerebbe più problemi di quelli che risolverebbe.
Durante la deliberazione, la commissione ha tenuto conto del fatto che in settembre 2025, in seguito a una tavola rotonda con tutte le parti interessate, il Consiglio federale aveva deciso misure concrete volte a migliorare e precisare l’applicazione dell’Inventario federale degli insediamenti da proteggere d’importanza nazionale (ISOS). Alla luce di ciò, la commissione si è espressa contro la mozione. La maggioranza è convinta che i provvedimenti presi dal Consiglio federale rispondano già alle questioni in essa sollevate.
In giugno 2025 il Consiglio degli Stati aveva approvato la mozione. Patrimonio svizzero aveva reputato tale decisione incomprensibile e invita ora il Consiglio nazionale a bocciare la proposta.
Martin Killias, presidente di Patrimonio svizzero,
T 079 621 36 56
David Vuillaume, segretario generale di Patrimonio svizzero,
T 044 254 57 00, david.vuillaume(at)heimatschutz.ch
La protezione degli insediamenti rimanga un compito condiviso: commissione del Consiglio nazionale respinge la mozione Würth
Comunicato stampa, 29 ottobre 2025