L’area economica che si affaccia sul Lago Lemano è da decenni in forte espansione. Hanno fatto le spese di questo sviluppo il paesaggio e gli insediamenti storici, ma anche i molti terreni di qualità che sono stati sacrificati. La Confederazione e i Cantoni sono dovuti intervenire con misure decise volte a mettere freno alla dispersione degli abitati e concentrare l’attività edilizia nelle città e negli agglomerati.
Ne è toccato anche Prangins, comune limitrofo della prospera cittadina di Nyon e parte dell’agglomerato della «Grand Genève». Si stima che la sua popolazione aumenterà del 30 per cento circa entro il 2030-2040.
Da quindici anni il Comune di Prangins difende l’idea che uno sviluppo urbano riuscito non significa una crescita in termini quantitativi, ma un approccio che comprenda una riflessione approfondita sulle qualità di un luogo e l’attuazione di strategie mirate.
Nell’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale (ISOS) Prangins è considerato una località di pregio. In particolare sono considerati degni di protezione il castello che oggi ospita la sede romanda del Museo nazionale svizzero, il nucleo storico e i parchi e gli spazi non edificati che lo circondano.
Il Comune ha deciso di basare l’evoluzione del proprio abitato su questi valori storici, di rafforzarli e di valorizzarli ulteriormente. La crescita demografica dovrà essere accomapagnata da uno sviluppo di qualità dell’insediamento. A tale scopo, le autorità attuano una politica di investimenti attiva. Per questo approccio ammirevole, Patrimonio svizzero insignisce il Comune di Prangins del Premio Wakker di quest’anno.
Lo sviluppo edilizio di Prangins si basa su una gestione rispettosa degli spazi e degli edifici che nel corso della storia sono venuti a formare il territorio comunale. Con una strategia pianificatoria chiara, il Comune promuove interventi che consentono uno sviluppo centripeto dell’abitato. Questo approccio chiaro e preciso preserva e rafforza i valori paesaggistici e architettonici, e crea le basi per accogliere una crescita demografica del 30 per cento entro i prossimi dieci o vent’anni, senza che la qualità dell’insediamento ne risenta. Pur di conservare la bellezza del nucleo storico, del paesaggio rurale e dei suoi giardini pubblici, Prangins non esita a rinunciare a determinate superifici agricole edificabili. In questo modo il Comune è riuscito a mantenere libere vedute panoramiche come quella tra il castello e il lago, valorizzare zone di svago come il Vallon des Fossé e salvaguardare preziosi terreni destinati all’agricoltura.
Le autorità comunali rafforzano l’identità locale attraverso la salvaguardia e uno sviluppo attento delle qualità territoriali esistenti. Un ampio ventaglio di proposte e investimenti nello spazio pubblico attiva e ravviva il nucleo storico, che diventa il centro della vita del paese. La casa comunale, che un tempo era la fattoria del castello, ospita l’amministrazione, la polizia, un piccolo negozio di alimentari e un asilo nido. Di fronte si trova un antico forno trasformato in panetteria. L’Auberge communale è stato completamente rinnovato e oggi funziona come ristorante e albergo in pieno centro del villaggio. È inoltre stata creata una nuova piazza, la Place de la Broderie, accanto alla quale sorge una fila di case protette in cui sono stati creati sedici alloggi gestiti tramite una cooperativa.
Strategie e approcci chiari rendono possibile uno sviluppo comunale di qualità che non snatura il paese. Questa politica ampiamente sostenuta dalla popolazione consente di affrontare in modo proattivo le direttive di crescita imposte. Il coinvolgimento di tecnici e specialisti esterni è di aiuto per analizzare e ottimizzare le possibilità di azione. Grazie ai concorsi pubblici, Prangins investe in un futuro volto a garantire alti standard qualitativi, come nel caso del bel progetto della sede scolastica Les Morettes.
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Per domande e maggiori informazioni
Myriam Perret, resp. progetto Premio Wakker, Patrimonio svizzero,
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Stefan Kunz, Segretario generale di Patrimonio svizzero,
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François Bryand, sindaco
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Dominique-Ella Christin, municipale territorio e ambiente
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