Con l’adozione nel 2012 dell’Iniziativa sulle abitazioni secondarie, gli elettori svizzeri hanno posto un freno alla dilagante costruzione di case di vacanza. Attraverso molte generose deroghe, il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno voluto attenuare gli effetti sociali ed economici del nuovo principio costituzionale nei comuni interessati.
È successo il contrario. Secondo la Zürcher Kantonalbank, chi oggi vende un immobile occupato da residenti locali per farne un’abitazione secondaria guadagna tra il 19 e il 26 percento in più. Sei località turistiche sono al momento elencate tra i dieci comuni che registrano i maggiori aumenti di prezzo. A seguito delle riconversioni, vengono meno gli spazi abitativi per i lavoratori locali che a faticano a trovare un alloggio e si inasprisce la spirale dei prezzi degli affitti.
La revisione della legge sulle abitazioni secondarie vorrebbe foraggiare ulteriormente un mercato già surriscaldato: secondo la proposta, chi demolisce un immobile abitato da residenti locali potrà ricostruirlo come casa di vacanza e ingrandirlo di un terzo. La proposta promette lauti guadagni per alcuni a scapito della collettività.
Porte chiuse e affitti sempre più cari per i residenti locali danneggiano lo sviluppo economico a lungo termine delle regioni turistiche. Il futuro è invece nello sviluppo e nel sostegno agli approcci innovativi volti ad aumentare il valore aggiunto delle 500’000 abitazioni secondarie esistenti.
Presa di posizione di Patrimonio svizzero sulla revisione della Legge sulle abitazioni secondarie (20.456), 6 febbraio 2023:
Patrimonio svizzero esige in materia unapolitica che riconosca e promuova la cultura della costruzione e il paesaggio,quali elementi cruciali di un turismo sostenibile e di qualità.
Comunicato stampa, 8 febbraio 2023
Iv. Pa. Candinas sulla Legge sulle abitazioni secondarie (20.456): Demolire le abitazioni dei residenti locali per costruire ancora più seconde case?
Stefan Kunz, Segretario generale di Patrimonio svizzero
T 079 631 334 67 / stefan.kunz(at)heimatschutz.ch