Con la revisione della LPN, si vuole consentire la ponderazione degli interessi fra protezione e utilità non solo quando alla tutela si opponga un interesse nazionale, ma anche quando si tratti di un interesse cantonale (art. 6, cpv. 2 LPN). Si desidera inoltre diminuire notevolmente il valore delle perizie delle due Commissioni federali (CFNP e CFMS) da prendere in conto per la presa di decisione da parte delle autorità (art. 7 LPN).
Invece di rafforzare la tutela dei beni culturali e dei preziosi paesaggi che sono alla base della nostra identità, il progetto di revisione la indebolisce. Non c’è bisogno di una revisione per portare avanti questa politica di smantellamento, sottolinea Adrian Schmid, Segretario generale dell’Heimatschutz Svizzera, perché l’attuale revisione della legge ha già preso in conto il fondo dell’iniziativa parlamentare del Consigliere agli Stati Joachim Eder (PLR, Zugo): nel frattempo, la Legge sull’energia è infatti stata modificata per facilitare la realizzazione di progetti sulle energie rinnovabili.
L’Heimatschutz Svizzera studierà in dettaglio il progetto di revisione della Legge sulla protezione della natura e del paesaggio. Per questo, con un’ampia coalizione insieme ad Alliance Patrimoine, al WWF e a Pro Natura, ha organizzato un evento informativo molto ben frequentato a Berna e tre relazioni specialistiche per spiegare le conseguenze della revisione. Una prima perizia e un breve elenco di argomenti per reagire nel quadro della consultazione sono già pronti.
È chiaro che proseguire con lo smantellamento della già oggi indebolita tutela dei più importanti beni culturali e dei paesaggi e beni naturali più preziosi in Svizzera non è accettabile.
Heimatschutz Svizzera, Adrian Schmid, Segretario generale, telefono 044 254 57 00