Le organizzazioni di tutela dell’ambiente, della natura e dei beni culturali informano ogni anno sull’uso che fanno del diritto di ricorso delle associazioni. L’obbligo di informare l’Ufficio federale dell’ambiente riguarda i ricorsi ma non le opposizioni.
Anche nell’anno in rassegna, Patrimonio svizzero e le sue sezioni si sono valse con scrupolo del diritto di ricorso delle associazioni. Nel 2020 sono stati evasi ventun ricorsi (otto nel 2019), di cui otto sono stati accolti, due parzialmente accolti e cinque respinti. Cinque ricorsi sono stati ritirati in seguito a un accordo tra le parti e un altro è rimasto privo di oggetto, poiché è stato ritirato il progetto in questione.
Questi dati confermano che Patrimonio svizzero fa un uso moderato del diritto di ricorso delle organizzazioni. Le consulenze edilizie e le trattative condotte da Patrimonio svizzero e dalle sue sezioni hanno inoltre consentito in numerosi casi di trovare intese e soluzioni migliori senza dover ricorrere a un tribunale.
Il servizio giuridico di Patrimonio svizzero si è di nuovo rivelato un utile strumento per le analisi preventive. Le brevi perizie fornite al Segretariato generale di Patrimonio svizzero e quelle su casi puntuali per le sezioni hanno permesso di formulare prese di posizione rapide e ben documentate.